giovedì 21 giugno 2012

I ringraziamenti del Cane



Per alcuni giovani promettenti si sta avvicinando il momento in cui termineranno i corsi di studi intrapresi faticosamente per diversi anni, finalmente! Si aprirà un nuovo portone, lontano dall'istruzione e che riappagherà il tutto. Si entra finalmente nel magico del lavoro, quello ceramente facile, spensierato e pulito. Orbene, mi è capitato di leggere recentemente la conclusione della Tesi di Laurea d'una buona amica. Sembrava  una cosa davvero seria e sentilmentamente onesta; si tratta dei ringraziamenti verso tutte quelle entità che hanno contribuito alla formazione d'un buon elemento, che ora si prepara a dire la sua su un mondo impegnativo, per quello che vale.
Dunque, preso dall'amarezza, mi sono chiesto: "ne sarà mai capace anch'io? Saprò cogliere quanto serve e saprò nominare proprio coloro che hanno concretamente contribuito alla mia formazione? Saprò essere altrettanto sottile e sentimentale? Dimenticherò qualcuno? Offenderò il prossimo? Cadrà il sistema... "Ok. Giusto per evitare sorprese ho deciso di pensarci in anticipo, del resto questo mi ha insegnato l'Università: prevenire, esporre quanto si è già colto e iniziare a realizzare un'idea.
Mi sono messo sotto, prendendo come riferimento quanto scritto dell'amica ho plasmato il tutto  mia immagine. Inutile dire che sono tutte considerazioni estremamente  attingenti all'affetto che volgo a chi v'è di citato.
Purtroppo che per me la strada verso la fine degli studi è ancora lunga e tortuosa, ma sia mai che quanto segue può essere di spunto a cui invece il percorso è giunto al termine, un traguardo che, ammettiamolo pure, serve. Ecco quanto:

« RINGRAZIAMENTI
Ora che finalmente forse la pianto di ingrassare le tasche dello Stato, termino sta rottura di balle con un'ultima doverosa serie di sviolinate verso tutti coloro che in un modo o nell'altro mi hanno seguito/respirato a fianco, con affetto e amicizia, ma che fondalmentalmente odio.


Cominciamo con ringraziare il Dtt.re Orazio Pangallo, che introducendo un guanto nelle vie perianali di mia madre mi sottrasse dalla placenta, permettendomi di salutare il mondo, poi di crescere e iniziare il corso di studi che ora mi ha trasformato in quel bastardo che sono.


Per tutta la pazienza dimostrata e per avermi fustigato con la cinghia borchiata dai 7 ai 12 anni, facendomi riversare le viscere comunque compromesse dal vino, riverisco sentimentalmente i miei amati padri (cui due di sette non certi) per avermi insegnato quanto è dura ma giusta la vita.

Ringrazio la geografia piemontese, per aver innalzato i monti entro i quali ho trovato fortezza e rifugio in difesa precedenti citati gentiori e ringrazio il Salame di Cavur per la piacevole compagnia.


Tanto per far ancora pagina, ringrazio il Barbiere Otoldo, per aver contribuito a rendermi una simpatica testa di cazzo.


Ringrazio di cuore il mio migliore amico Feldo, per avere solo finto di togliermi il respiratore quando caddi in vent'anni di coma per aver visto passare un culo meraviglioso.

Commemoro anche Piera, Filippo e Giuseppe, che mi chiudevano sempre il libro di Psicologia Infantile per andare ad urlare negli ospizi.


Dico ancora due stronzate su alcuni infami, anche se ora non ricordo i nomi, mi pare proprio che abbiano avuto un senso in un qualche periodo della mia vita... ah già! Ora rammento, fummo compagni in una simpatica vicenta, sentite: c'incontrammo per caso in un troiaio tedesco, tingemmo tutti le vesti di color tigrato, mimetizzandoci così nelle lenzuola d'una rispettabile ed elegante signorina, che osò però non concederci i suoi preziosi servigi, sostenendo, pensate un po', che a soli 15 anni è  presto perdere la verginità con una baldracca vestita da pipistrello.


Giusto per l'innata galanteria che mi contraddistingue, proclamo  ai miei compagni di studi che GRAZIE all'impegno in questi anni da me sostenuto, non sono più costretto ad interagire con loro o far comunque credere che me ne sbatti anche solo qualcosa della simpatica compagnia... mi avete fatto passare dei gran bei anni del cazzo, sappiatelo balordi: i miei sorrisi, le mie apparenti dolcezze, persino le mie pacche sulla schiena, erano tutte false, vigliacche e malvage. Vi detesto, vi ho sempre detestati e ora  vi detesterò ancora di più.


Ringrazio l'insegnante di Religione per avermi concesso di cantare  "Spiritual" di Faber nella Cappella Sistina e ringrazio ancor più Monsignor Patrizio per avermi legnato per bene affinchè la piantassi.

E ora ringrazio TE.... chi cazzo sei poi? Bah. Ma ti ringrazio, perchè leggendo sta puttanata hai avuto la conferma e il privilegio di capire che sono Cane. Ora la società  avrà un nuovo laureato che vagheggia nella speranza di cercare lavoro, sventolando fiero e gasato un foglio con su scritto; "non so una mazza... ma sono più figo di chi non ce l'ha".

Grazie ancora di cuore a tutti, un sentito abbraccio e un'antica forma di bacio, quello "di giuda". »