domenica 27 febbraio 2011

Pronostici Oscar 2011

Quello dei pronostici su chi vincerà l'Academy Award of Merit è un giochino che mi diverte fare da parecchio tempo, tutti gli anni. Metto qui di seguito la lista ufficiale dei candidati, con la percentuale che ha ognuno di prevalere secondo me, per i suoi meriti oggettivi, sforzandomi di usare un giudizio obiettivo. Ovviamente bisogna anche considerare che alcune cose non le ho viste, quindi in quei casi scelgo basandomi su ciò che ho letto e conosco, e soprattutto sull'antica tecnica orientale del ©å∑∑ø di cane. Ma in fondo è appunto solo un giochino.


Miglior film


Prodotto da Mike Medavoy, Brian Oliver e Scott Franklin (0%)
Prodotto da David Hoberman, Todd Lieberman e Mark Wahlberg (0%)
Inception
Prodotto da Emma Thomas e Christopher Nolan (0%)
Prodotto da Gary Gilbert, Jeffrey Levy-Hinte e Celine Rattray (0%)
Prodotto da Iain Canning, Emile Sherman e Gareth Unwin (70%)
Prodotto da Christian Colson, Danny Boyle e John Smithson (0%)
Prodotto da Scott Rudin, Dana Brunetti, Michael De Luca e Ceán Chaffin (30%)
Toy Story 3
Prodotto da Darla K. Anderson (0%)
Prodotto da Scott Rudin, Ethan Coen e Joel Coen (0%)
Prodotto da Anne Rosellini e Alix Madigan-York (0%)

Com'era già avvenuto l'altr'anno, l'ampliamento a dieci della rosa delle candidature ha permesso l'entrata di un film d'animazione (ovvero la Pixar) e una commedia (I ragazzi stanno bene) oltre ai soliti drammatici, ma il cambiamento è ancora ben lontano da venire. Ad ogni edizione o quasi, una delle pellicole presentate parla di qualcuno con profonde problematiche, e puntualmente il suo interprete vince il premio per il miglior attore. Ricordate Milk, Il Petroliere, Ray, Forrest Gump, Toro Scatenato? È quasi un genere ormai, all'Academy piacciono i tizi (realmente esistiti o inventati) con qualche problema fisico o mentale. Diventa un successo istantaneo, il favorito, il film per tutti che fa bene al cuore, e se vince siamo tutti contenti, perché non ruba niente. Quest'anno è il caso de Il Discorso del Re, che ha già spazzolato premi dappertutto e si appresta a trionfare anche qui, se non decidono di buttarlo a mare e di far vincere The Social Network. Sono entrambi eccellenti, ma Fincher merita di più. Fa strano vedere i Coen esponenti della corazzata Hollywoodiana classica (anche questo un genere, l'anno scorso c'era Avatar a ricoprire il ruolo), loro che sono sempre stati degli outsider. Danny Boyle ha già rubato qualunque cosa con The Millionaire e deve ancora scontare i suoi peccati, purtroppo, perché stavolta portava un film davvero bello. Aronofsky ha fatto qualcosa di troppo sperimentale da poter andare oltre la candidatura. Un gelido inverno ha vinto sul suo terreno, il Sundance, e qui non può accampare pretese. Inception e The Fighter sono in questa lista solo per far arrivare il numero a 10.
Personalmente tifo The Social Network, ma in un mondo perfetto vincerebbe Toy Story 3. Il migliore fra questi, senza dubbio.

Miglior regia
Il Cigno Nero - Darren Aronofsky (20%)
The Fighter - David O. Russell (0%)
Il Discorso del Re - Tom Hooper (30%)
The Social Network - David Fincher (40%)
Il Grinta - Joel Coen e Ethan Coen (10%)

Una scelta mica facile. Probabile che chi si aggiudicherà il premio al miglior film si accaparrerà anche questo, ma se vince Il discorso del re è impensabile mandare a casa Fincher a mani vuote. Comunque sono tutte grandi regie, anche quella mimetica di Hooper, che a prima vista può non impressionare. La più difficile e spettacolare fra queste è sicuramente è quella di Aronofsky, ma solo perché hanno scelto di non candidare 127 ore. Quella è pazzesca.

Miglior attore protagonista
Javier Bardem - Biutiful (0%)
Jeff Bridges - Il Grinta (0%)
Jesse Eisenberg - The Social Network (0%)
Colin Firth - Il Discorso del Re (100%)
James Franco - 127 Ore (0%)

Per il discorso che facevo su, praticamente Colin Firth ha già vinto. Non che non lo meriti, ma la scelta fra lui e Javier Bardem, quantomento, avrebbe dovuto essere più difficile. La sua è la prima interpretazione di un attore in lingua spagnola che viene candidata in questa categoria. Una roba storica insomma. Ma del resto l'oscar per Non è un paese per vecchi è ancora fresco. Personalmente tifo per James Franco, ma sia lui che Jesse Eisenberg in fondo hanno tutto il tempo di rifarsi. Jeff Bridges non l'ho citato perché ha vinto l'anno scorso, e quindi ciccia.

Miglior attrice protagonista
Annette Bening - I Ragazzi Stanno Bene (0%)
Nicole Kidman - Rabbit Hole (10%)
Natalie Portman - Il Cigno Nero (80%)
Michelle Williams - Blue Valentine (0%)
Jennifer Lawrence - Un gelido inverno (10%)

Blue Valentine ignoro cosa sia. Nicole Kidman è stata brava. Annette Bening pure. Jennifer Lawrence ha il mio personale tifo. Ma se non vince Natalie Portman scoppia la rivoluzione.


Miglior attore non protagonista


Christian Bale - The Fighter (60%)
John Hawkes - Un gelido inverno (0%)
Jeremy Renner - The Town (0%)
Mark Ruffalo - I Ragazzi Stanno Bene (0%)
Geoffrey Rush - Il Discorso del Re (40%)

In giro dicono tutti che praticamente l'abbia già vinto Christian Bale, ma secondo me se Il Discorso del Re fa il cappotto, non è da escludersi che Geoffrey Rush si prenda la meritata statuetta. Renner e Ruffalo dovrebbero già ringraziare per la candidatura.


Miglior attrice non protagonista


Amy Adams - The Fighter (50%)
Helena Bonham Carter - Il Discorso del Re (0%)
Melissa Leo - The Fighter (50%)
Hailee Steinfeld - Il Grinta (0%)
Jackie Weaver - Animal Kingdom (0%)

Questa è la sezione più incerta e interessante di quest'anno. A me è piaciuta molto Hailee Steinfeld (che dovrebbe stare fra le protagoniste, ma vabbé...), Helena Bonham Carter mi ha sorpreso, e Jackie Weaver ha funzionato bene. Ma con due attrici in lizza per lo stesso film, sarebbe ben difficile che non la spuntassero o Amy Adams o Melissa Leo.


Miglior sceneggiatura originale


Another Year - scritto da Mike Leigh (25%)
The Fighter - scritto da Scott Silver, Paul Tamasy & Eric Johnson; storia di Keith Dorrington & Paul Tamasy & Eric Johnson (0%)
Inception - scritto da Christopher Nolan (25%)
I Ragazzi Stanno Bene - scritto da Lisa Cholodenko & Stuart Blumberg (25%)
Il Discorso del Re - scritto da David Seidler (25%)

La migliore non c'è, ovvero quella de Il cigno nero. E allora potrebbero anche decidere di dare un contentino a quel simpatico guascone di Nolan, oppure di non pensarci troppo e arricchire Il Discorso del Re di un'altra statuetta. Non sarebbe peccato in entrambi i casi, ma mi piacerebbe vincesse finalmente Mike Leigh. Tutto fuorché quelle ruffianate di The Fighter e I ragazzi stanno bene.


Miglior sceneggiatura non originale


127 Ore - scritto da Danny Boyle & Simon Beaufoy (0%)
The Social Network - scritto da Aaron Sorkin (100%)
Toy Story 3 - scritto da Michael Arndt; storia di John Lasseter, Andrew Stanton e Lee Unkrich (0%)
Il Grinta - scritto da Joel Coen & Ethan Coen (0%)
Un gelido inverno - scritto da Debra Granik & Anne Rosellini (%)

Sono tutte meritevoli, ma se un premio, uno solo, deve vincere The Social Network, spiace per gli altri, ma è proprio questo. Aaron Sorkin e l'arte del dialogo.


Miglior cartone animato


Dragon Trainer - Chris Sanders, Dean DeBlois (0%)
L'illusionista - Sylvain Chomet (5%)
Toy Story 3 - Lee Unkrich (95%)

Questa categoria sta diventando monotona per l'egemonia della Pixar. Dragon Trainer è effettivamente un bel cartone, ma Toy Story 3 è talmente superiore che potevano farne solo metà. Da segnalare positivamente comunque, che si siano accorti di una gemma come L'illusionista. Ho voluto credere che possa avere una piccola opportunità.


Miglior film straniero


Biutiful - Messico (100%)
Dogtooth - Grecia (0%)
In a Better World - Danimarca (0%)
Incendies - Canada (0%)
Outside the Law (Hors-la-loi) - Algeria (0%)

Ho visto solo Biutiful, quindi voto lui. Non ho altro da dichiarare. Ah sì, avrebbe dovuto esserci anche il nostro L'uomo che verrà. Vergogna...


Miglior documentario


Exit through the Gift Shop - Banksy e Jaimie D'Cruz (20%)
Gasland - Josh Fox e Trish Adlesic (20%)
Inside Job - Charles Ferguson e Audrey Marrs (20%)
Restrepo - Tim Hetherington e Sebastian Junger (20%)
Waste Land - Lucy Walker e Angus Aynsley (20%)

Cliccando trovate i trailer. Mi sembrano tutti molto interessanti, ma nutro forse una segreta predilezione per quello di Banksy, giusto perché alla cerimonia potrebbe combinare qualche casino.


Miglior cortometraggio


The Confession - Tanel Toom (20%)
The Crush - Michael Creagh (20%)
God of Love - Luke Matheny (20%)
Na Wewe - Ivan Goldschmidt (20%)
Wish 143 - Ian Barnes e Samantha Waite (20%)

Cliccando trovate delle clip per ognuno. Queste spiegazioni invece sono prese da Cineblog, meglio di niente no? "In The Confession il giovane Tanel Toom ci racconta la storia di Sam, un bambino di 9 anni alle prese con la sua prima confessione. Peccato che Sam non sappia quale peccato dover confessare al prete, visto che gli pare di non averne commessi, e quindi con l'amico Jacob tenta di trovare una soluzione. In The Crush l'esordiente Michael Creagh dirige il figlio di 8 anni Oran in questa particolare storia di "gelosia". Il bimbo infatti è innamorato della maestra di scuola, peccato che questa abbia appena ricevuto un anello dal fidanzato. Ad Oran non resta che sfidare l'uomo a duello! Toni quasi surreali per la trama di God of Love di Luke Matheny, corto in bianco e nero in cui un ragazzo, innamorato di una ragazza a sua volta innamorata del suo miglior amico, riceve una scatola in dono. Dentro ci sono frecce che possono far scattare amori improvvisi se si viene colpiti: proprio come il potere di Cupido… In Na Wewe (ovvero “anche te” in Kirundi), Ivan Goldschmidt ci racconta un episodio che potrebbe aver preso vita nel 1994 durante la guerra civile in Burundi. I ribelli fermano un bus e fanno scendere i civili, e vogliono dividere le tribù Hutus e Tutsis: ma chi fa parte di una e chi dell’altra? Il quinto corto, Wish 143, è diretto a quattro mani da Ian Barnes e Samantha Waite, è prodotto dalla BBC ed ha già vinto al British Independent Film Festival. La storia è quella di un ragazzino malato terminale che esprime il suo ultimo desiderio: perdere la verginità prima di morire!"

Miglior cortometraggio-documentario
Killing in the Name - Jed Rothstein (20%)
Poster Girl - Sara Nesson (20%)
Strangers No More - Karen Goodman e Kirk Simon (20%)
Sun Come Up - Jennifer Redfearn e Tim Metzger (20%)
The Warriors of Qiugang - Ruby Yang e Thomas Lennon (20%)
Secondo episodio di cialtroneria: "Con Killing in the Name, Jed Rothstein ci racconta la storia di Ashraf, il cui padre e praticamente l’intera famiglia (ben 26 membri) vengono uccisi a causa di un terrorista di Al-Qaeda che si fa esplodere. Durante il matrimonio di Ashraf. Sara Neeson in Poster Girl scava in un problema che alcuni film di fiction hanno già provato ad affrontare, ovvero quello del PTSD (disturbo post-traumatico da stress) di cui sono afflitti i soldati americani di ritorno dalla guerra. Qui Robynn Murray da cheerleader si trasforma in un sergente, una macchina da guerra che però al ritorno è costretta a fronteggiare la realtà. Con Strangers No More, i già plurinominati Karen Goodman e Kirk Simon ci portano alla Bialik-Rogozin School, scuola di Tel Aviv in cui gli alunni provenienti da paesi di tutto il mondo devono convivere in un posto scosso dalla guerra. Il surriscaldamento globale è al centro invece di Sun Come Up, nel quale Jennifer Redfearn e Tim Metzger mostrano gli effetti del problema in Papua Nuova Guinea, nello specifico nelle Carteret Islands. Infine in The Warriors of Qiugang, Ruby Yang e Thomas Lennon (vincitori proprio di un Oscar per The Blood of Yingzhou District) ci raccontano la storia di un villaggio cinese che ha vinto una battaglia contro degli stabilimenti chimici che ne stavano contaminando le risorse idriche e i terreni."


Miglior cortometraggio d'animazione


Day & Night - Teddy Newton (75%)
The Gruffalo - Jakob Schuh e Max Lang (5%)
Let's Pollute - Geefwee Boedoe (10%)
The Lost Thing - Shaun Tan e Andrew Ruhemann (10%)
Madagascar, carnet de voyage (Madagascar, a Journey Diary) - Bastien Dubois (20%)
Stavolta cliccando potete vedere proprio tutto il cortometraggio (tranne che per The Gruffalo e Let's Pollute) contenti? Ed è anche la terza e ultima esibizione di cialtroneria: "Nell’ormai celebre Day & Night, distribuito prima di Toy Story 3, Teddy Newton s’ispira alla Linea di Osvaldo Cavandoli e ci narra il bello della diversità dell’altro e la voglia di essere sempre curiosi verso il mistero. Con un uso intelligente del 3D abbinato all’animazione tradizionale. In The Gruffalo, Jakob Schuh e Max Lang ci raccontano la storia di un topo decisamente furbetto che decide di andare a fare una passeggiata nella foresta e, grazie alla sua intelligenza, riesce a battere alcuni feroci predatori.
Con Let’s Pollute, Geefwee Boedoe, già collaboratore per la Disney e la Pixar, si rifà allo spirito dei film educativi degli anni 50 e 60 e in modo satirico ci spiega come l’inquinamento sia la nostra “eredità” e come continui a rendere forte la nostra economia, mentre prova ad insegnarci come essere migliori “inquinatori” per un futuro di maggior degrado. Shaun Tan e Andrew Ruhemann in The Lost Thing ci raccontano di un ragazzo che trova una strana creatura sulla spiaggia, e decide di trovargli una casa, in un mondo che crede che ci siano cose ben più importanti a cui pensare. Per finire, nel curioso Madagascar, carnet de voyage, Bastien Dubois ci conduce in un viaggio on the road attraverso lo stato africano verso un funerale, con una combinazione di animazione in tre dimensioni e animazione tradizionale. Il risultato è come un album di bozze che prende vita." Piccola aggiunta personale: Shaun Tan è anche un formidabile autore completo di fumetti (muti), gioielli come L'approdo e The Rabbits. The lost thing era già stata infatti una graphic novel dal titolo Oggetti Smarriti.


Migliori scenografie


Alice in Wonderland
Production Design: Robert Stromberg; Set Decoration: Karen O'Hara (25%)
Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1
Production Design: Stuart Craig; Set Decoration: Stephenie McMillan (0%)
Inception
Production Design: Guy Hendrix Dyas; Set Decoration: Larry Dias and Doug Mowat (25%)
Il Discorso del Re
Production Design: Eve Stewart; Set Decoration: Judy Farr (25%)
Il Grinta
Production Design: Jess Gonchor; Set Decoration: Nancy Haigh (25%)

In Inception mi pare non fossero male, ma credo che la regola del cappotto varrà anche in questo caso.


Miglior direzione della fotografia


Il Cigno Nero - Matthew Libatique
Inception - Wally Pfister

Il Discorso del Re - Danny Cohen
The Social Network - Jeff Cronenweth
Il Grinta - Roger Deakins

Qui sono disposto a scommettere, Roger Deakins è una spanna sopra gli altri, che sono già i migliori (specialmente Croneweth). Questo non è nemmeno il suo lavoro migliore, ma se non porta a casa il premio neppure stavolta, sono cazzi amari!

Migliori costumi
Alice in Wonderland - Colleen Atwood (35%)
Io Sono l'Amore - Antonella Cannarozzi (25%)

Il Discorso del Re - Jenny Beavan (0%)
The Tempest - Sandy Powell (30%)

Il Grinta - Mary Zophres (10%)
Quelli de Il Discorso del Re potevo farli anch'io (scherzo) e Mary Zophres è eccellente sulla lunga distanza, nel senso che non sbaglia mai. Ma qui è dura contro Alice in Wonderland e The Tempest. Anche se è ovvio che il cuore italico porta a tifare Antonella: poopopopopopopoo poopopopopopopoo!


Miglior montaggio


Il Cigno Nero - Andrew Weisblum (10%)
The Fighter - Pamela Martin (10%)
Il Discorso del Re - Tariq Anwar (25%)
127 Ore - Jon Harris (30%)
The Social Network - Angus Wall e Kirk Baxter (25%)

Il più difficile da rendere era sicuramente quello di 127 ore, ma anche Il cigno nero nelle sue sequenze di danza frenetica è una gemma. In The Social Network abbiamo solo dialoghi, e non ci si annoia mai, quindi è evidente che il montaggio abbia dei grossi meriti, ma ricordo piacevolmente il brio e il ritmo quasi musicale che Tariq Anwar ha dato a Il DIscorso del Re. A onor del vero Pamela Martin ha creato delle magnifiche sequenze di combattimento per The Fighter, ma se ci fosse stato Roderick Jaynes avrei votato per "loro" sopra ogni cosa.


Miglior makeup


La Versione di Barney - Adrien Morot (10%)
The Way Back - Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng (10%)
The Wolfman - Rick Baker e Dave Elsey (80%)

Qui non credo ci sarà tanta sfida, Wolfman si basa sul trucco. L'unica cosa che mi viene da dire, o meglio da chiedermi, è quando uscirà in Italia The Way Back di Peter Weir.


Migliori musiche


Dragon Trainer - John Powell (10%)
Inception - Hans Zimmer (35%)

Il Discorso del Re - Alexandre Desplat (35%)
127 Ore - A.R. Rahman (0%)
The Social Network - Trent Reznor e Atticus Ross (20%)

Voglio bene a tutti questi signori, pure ad Allah Rakha Rahman, anche se ha già ladrato nel 2009. Anche Hans Zimmer ha già vinto, ma la sua partitura per Inception è secondo me la cosa migliore del film. Mi piacerebbe vedere Trent Reznor che sale sul palco con i pantaloni di pelle, ma credo che sarebbe finalmente il caso di premiare John Powell o Alexandre Desplat. Anche in questo caso comunque, mi rammarico dell'assenza di Carter Burwell. Bestie!


Miglior canzone originale


"Coming Home" da “Country Strong” (10%)
Musiche e testi di Tom Douglas, Troy Verges e Hillary Lindsey
I See the Light" da "Rapunzel" (10%)
Musiche di Alan Menken, testi di Glenn Slater
If I Rise” da “127 Ore” (30%)
Musiche di A.R. Rahman, testi di Dido e Rollo Armstrong
We Belong Together” da “Toy Story 3" (50%)
Musiche e testi di Randy Newman

Cliccando potete ascoltarle. In Coming Home canta quella bella figliola di Gwyneth Paltrow, sulle orme del marito. In If I Rise invece l'altra bella figliola Dido. Di per sé non è un grandissimo brano, ma all'interno del film crea un momento molto suggestivo. L'unica che non porta a stati di depressione post-parto però è quella simpatica e briosa di Toy Story.



Miglior montaggio effetti sonori
Inception - Richard King (20%)
Toy Story 3 - Tom Myers e Michael Silvers (30%)
Tron: Legacy - Gwendolyn Yates Whittle e Addison Teague (30%)

Il Grinta - Skip Lievsay e Craig Berkey (10%)
Unstoppable - Mark P. Stoeckinger (10%)

Credo che la difficoltà massima l'abbiano data film come Toy Story e Tron, dove le scene vanno create da capo in ogni parte. E si sa, che io sono pixarofilo.



Miglior sonoro
Inception - Lora Hirschberg, Gary A. Rizzo e Ed Novick (10%)
Il Discorso del Re - Paul Hamblin, Martin Jensen e John Midgley (25%)
Salt - Jeffrey J. Haboush, Greg P. Russell, Scott Millan e William Sarokin (10%)

The Social Network - Ren Klyce, David Parker, Michael Semanick e Mark Weingarten (25%)


Il Grinta - 
Skip Lievsay, Craig Berkey, Greg Orloff e Peter F. Kurland (30%)

Qui sono per Il Grinta, dove anche la neve ha un rumore.


Migliori effetti visivi
Alice in Wonderland - Ken Ralston, David Schaub, Carey Villegas and Sean Phillips
Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I - Tim Burke, John Richardson, Christian Manz e Nicolas Aithadi

Hereafter - Michael Owens, Bryan Grill, Stephan Trojanski e Joe Farrell
Inception - Paul Franklin, Chris Corbould, Andrew Lockley e Peter Bebb
Iron Man 2 - Janek Sirrs, Ben Snow, Ged Wright e Daniel Sudick

La candidatura di Hereafter temo verrà ricordata come la più ridicola di ogni epoca. Con film come Tron: Legacy e Scott Pilgrim vs. the world dove gli effetti sono qualcosa di abbacinante, hanno selezionato cinque minuti di tsunami. Vabbè... Direi Alice in Wonderland, ma è meglio dimenticare tutto di questa parentesi fosca della carriera di Tim Burton, perciò via libera a Inception, Iron Man 2, o quel cazzo che sia...

E soprattutto, vinca il migliore!