mercoledì 16 marzo 2011

Le Notti Bianche

Un Paese sepolto dall'acqua. Sconvolto dai terremoti. Sprofondato nell'incubo nucleare. Ancora.



Gli abitanti di un Paese che fuggono. A bordo di navi e barconi. A rischio della morte, pur di cambiare la propria vita.



Un ragazzo iraniano, oggi, a Torino, che deve tornare a casa perché hanno rapito suo fratello diciannovenne.



Un Paese che lotta, e perde, contro il suo tiranno. Un popolo che tenta strenuamente di fare la sua rivoluzione, di raggiungere la libertà che può solo ammirare da lontano. Della gente lasciata sola, riportata nella sua caverna, accompagnata gentilmente dal disinteresse.



Un Paese giovane e già stanco. Dall'animo antico, dalla storia gloriosa. Dal presente doloroso, dal cuore disunito. Dai tanti colpi incassati, dai tanti colpi inferti.



Sono tante le notti bianche che avranno luogo nel mondo, stanotte. Per i motivi più vari, dalla gioia al dolore, all'amore, alla paura. Sono tante le Nazioni, gli Stati, i Paesi, le Regioni, i Distretti, i Quartieri, le Monarchie, le Dittature, le Democrazie, che dividono in confini e linee lo stesso pezzo di terra. Sono tante le persone che muoiono nel passato, nel presente, nel futuro, e che sono state seppellite in quella stessa terra.

Figura allegorica dell'Italia
Philipp Veit



Siamo tutti fratelli.
Stringiamci a coorte.
Siam pronti alla morte.

Siamo pronti alla morte...

Nessun commento:

Posta un commento